Insegne. Parole viste già mille volte, spesso lette in automatico o semplicemente ignorate. Stringo l’inquadratura del mio occhio/iPhone e le interrompo. Così - spezzate - acquistano nuovi significati, diventano altro. Una piccola e “autocritica” ribellione all’informazione pubblicitaria? Chissà. Di certo la passione per le lettere, le loro forme e i loro colori. L’amore per le parole, per i cieli con le nuvole, ospiti di quell’attimo inquadrato.
Concept + photo: Mauro Melis (2017 - oggi)